Taran di Prydain by Lloyd alexander

Taran di Prydain by Lloyd alexander

autore:Lloyd alexander [alexander, Lloyd]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2013-02-07T16:00:00+00:00


CAPITOLO SECONDO

I BASTONI CON LE LETTERE

Taran non riuscì a soffocare un sussulto di timore, e la donna vestita di nero gli lanciò una fredda occhiata.

«Arawn non osa oltrepassare i confini di Annuvin nella sua vera forma» spiegò, «perché farlo significherebbe la morte, per lui. Ha però il dominio di tutte le forme, che gli sono scudo e maschera al tempo stesso. Al suonatore d'arpa e a Lord Gwydion si è mostrato come un guardiano di maiali, ma avrebbe potuto assumere la forma di una volpe, di un'aquila o perfino di un verme, se gli fosse tornato utile. Quale esca migliore per Lord Gwydion che vedere un compagno in pericolo... uno che aveva spesso combattuto al suo fianco, che conosceva bene e di cui si fidava? Gwydion è un guerriero troppo astuto per cadere in una trappola meno perfetta.»

«Allora siamo tutti perduti» osservò Taran, sgomento. «Se il Signore di Annuvin può muoversi in mezzo a noi a suo piacimento, siamo privi di difesa di fronte a lui.»

«Hai ragione di temere, Guardiano di Maiali» convenne Achren, «perché ora stai scorgendo uno dei poteri più sottili di Arawn... uno a cui ricorre soltanto quando nessun'altro può essergli d'aiuto. Non lascia mai la sua roccaforte, se non sotto la pressione di un mortale pericolo o, come oggi, quando ciò di cui cerca d'impadronirsi vale assai più del rischio che lui corre.» Achren abbassò la voce. «Arawn ha molti segreti, ma questo è quello che più custodisce, perché quando assume una forma, la sua forza e le sue capacità non sono superiori a quelle del travestimento da lui scelto e allora può essere ucciso, come qualsiasi mortale.»

«Oh, Fflewddur, se soltanto fossi stata con voi!» esclamò Eilonwy, con disperazione. «Arawn non avrebbe ingannato me, per quanto potesse apparire simile a Taran, e non dirmi che non avrei saputo notare la differenza fra un Assistente Guardiano di Maiali vero e uno falso!»

«Stolto orgoglio, Figlia di Angharad» replicò Achren, sprezzante. «Nessun occhio può vedere dietro la maschera di Arawn Signore della Morte. Nessun occhio» aggiunse, «tranne il mio. Ne dubiti?» chiese, repentina, notando la sorpresa di Eilonwy.

I lineamenti sciupati della donna conservavano tracce dell'antico orgoglio, e la sua voce era resa più acuta dall'arroganza e dall'ira.

«Molto prima che i Figli di Don venissero a dimorare a Prydain, prima che i nobili dei cantrev giurassero fedeltà a Math, il Sommo Re, e a Gwydion, il condottiero dei suoi guerrieri, ero io che imponevo obbedienza, io che portavo la Corona di Ferro di Annuvin.

«Arawn era il mio consorte, mi serviva e mi obbediva. E mi ha tradita.» La voce di Achren era bassa e aspra, l'ira le brillava negli occhi. «Mi ha derubata del trono e gettata in disparte, e tuttavia i suoi poteri non hanno segreti per me, perché sono stata io a insegnargliene l'uso. Arawn potrà anche annebbiare i vostri occhi con tutte le forme che vorrà, ma non potrà mai nascondere il suo volto a me.»

Gwydion si mosse e gemette debolmente; subito Taran si girò verso la bacinella di erbe medicinali, mentre Eilonwy sollevava la testa del guerriero.



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